Dopo due lunghi anni di stop forzato a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, le luci della festa fendono le fronde dei platani e dei tigli, la Grande Piazza di Pontelandolfo, crocevia tra il vecchio e il nuovo abitato, riapre lo scenario sul Festival Internazionale dei Gruppi Folk. Protagonisti delle tre serate programmate per i giorni 31 luglio, 1 e 3 agosto prossimi, che si preannunciano spettacolari e di alti contenuti artistici, prima ancora che culturali, sono il gruppo messicano “Ballet Folklorico del Ateneo Fuente”, “Le Tradizioni” di Minturno, il gruppo serbo “Kud Stevan Strbac”, “Giuseppe Moffa” di Riccia, “Fontanavecchia” di Casalduni, il gruppo polacco “Zespól Pieśni i Tańca Kębłowo” , con l’immancabile, attesa esibizione del gruppo locale “Ri Ualanegli”, junior nella prima serata e senior a chiusura del Festival.
Pontelandolfo torna, dunque, a indossare gli abiti multicolori del folclore in festa, torna a rivivere le emozioni evaporate di un tempo, con l’auspicio di riportare quell’entusiasmo sopito e dare nuovo impulso alla crescita della comunità sannita. Oggi più che mai è necessario, è fondamentale anzi, valorizzare il folclore e le tradizioni, che rappresentano per le nostre comunità una preziosa risorsa, non solo culturale, ma anche di carattere economico. Le costumanze, legate soprattutto al mondo contadino, si stanno perdendo nel tempo, l’era della globalizzazione sta uniformando usi e costumi di tutti i popoli della terra. Ma fortunatamente c’è ancora chi mantiene una propria identità, chi tiene in vita, con grandi sacrifici, la storia del passato scritta dai nostri antichi padri in
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