“Io sono un crociato della comicità e quindi vorrei svolgere la mia crociata qui a Pontelandolfo facendo di questo paese la Gerusalemme del cortometraggio comico.” Tra le nuove idee e le diverse iniziative culturali programmate, è stato costituito il Centro Studi dedicato all’opera dell’autore romano Ugo Gregoretti, che raccoglierà e valorizzerà il suo immenso archivio, conservato presso l’ottocentesco palazzo Rinaldi, che si compone di scritti inediti del regista, lettere di esimie personalità (da Rossellini a Rodari, passando per Napolitano e Guttuso), articoli e manifesti, libri e riviste, premi e riconoscimenti. Si tratta di una grande raccolta, che ripercorre, attraverso la figura del grande Maestro, la storia del Novecento italiano.
Una raccolta che Gregoretti ha donato al Comune di Pontelandolfo.
Il progetto prevede anche la creazione della prima Accademia Nazionale d’Arte Comica e sarà, altresì, realizzato un progetto di più ampio respiro teso a rendere Pontelandolfo la “Capitale della risata”. Il “Centro Studi Ugo Gregoretti” è aperto a studiosi e appassionati che vogliono esplorare e indagare l’opera gregorettiana.
UGO GREGORETTI
Nasce a Roma il 28 settembre 1930. Attore, regista cinematografico e teatrale nonché attivo intellettuale, inizia la sua carriera artistica nel 1953, quando ottiene numerosi incarichi alla RAI come regista di servizi televisivi. Il suo debutto cinematografico avviene nel 1962, con “I nuovi angeli”, un film a episodi. Importante è “Omicron”, pellicola del 1963, nella quale si fondono satira sociale e genere fantascientifico. Fondamentale è il suo contributo nel settore teatrale, in particolare nella realizzazione di regie per numerosi spettacoli di autori quali Rossini, Puccini ecc.
Ha diretto dal 1985 al 1989 il Teatro Stabile di Torino, oltre alla rassegna teatrale ”Benevento città spettacolo”.
E’ stato inoltre presidente dell’Accademia Nazionale di Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, nonché presidente dell’ANAC, Associazione Nazionale degli Autori Cinematografici. Nel 2006 ha pubblicato la sua autobiografia dal titolo “ Finale aperto”.
Il rapporto tra Pontelandolfo e il “Maestro”, così come viene affettuosamente chiamato dai paesani Ugo Gregoretti, inizia a metà degli anni ’50, quando la sua famiglia, trasferitasi da Roma a Napoli, visita per la prima volta Pontelandolfo su invito di un amico originario del luogo. Fu amore a prima vista, una sorta di “folgorazione”, come ricorda lo stesso Gregoretti in un’intervista a L’Unità del luglio 2013. Da lì a breve i Gregoretti decisero di acquistare e restaurare la torre medievale, emblema dell’antico borgo, che divenne, per lungo tempo, la residenza estiva della famiglia. Numerosi sono gli scritti che l’artista compose all’interno di quelle mura, suggestionato dall’ambiente silenzioso e appartato del paesino. Alla fine degli anni ‘70, in seguito alla morte del marito, la madre di Gregoretti decise di vendere l’amata torre. Ma, per il figlio Ugo, i rapporti con Pontelandolfo non cessarono, anzi, la nostalgia nei confronti di una comunità che lo aveva ospitato con grande affetto, spinsero quest’ultimo ad accettare con immenso piacere la cittadinanza onoraria e, in segno di riconoscenza, a trasferire a Pontelandolfo il suo prezioso archivio personale. Il Festival del cortometraggio comico “Comicron” nasce proprio dall’idea del Maestro di dare rilievo e visibilità a un paese a cui è legato da un profondo sentimento di appartenenza accresciutosi negli anni.