L’opera fu commissionata da alcune famiglie di pontelandolfesi emigrate nella città gemellata di Waterbury nel Nord degli Stati Uniti, direttamente ai maestri scultori di Massa Carrara. I pezzi di marmo giunsero a Pontelandolfo intorno alla metà degli anni Venti e vennero depositati nei locali della cappella–ospedale San Rocco. Passarono diversi anni fino a quando verso la fine degli anni Venti, il Podestà di quell’epoca, l’indimenticabile e indimenticato medico chirurgo Giuseppe Rivellini, fece assemblare il monumento e situare lungo la strada di ingresso al centro del paese.
Nel 1988 venne restaurato dalla ditta casertana Marmonet sulla progettazione affidata all’estro dell’architetto Laura Donsì Gargiulo da Napoli.
G.Palladino